Quali sono le norme che regolamentano l'attività
sportiva?
L’attività sportiva agonistica è regolamentata
dal Decreto Ministeriale del 18 febbraio 1982, mentre la
regolamentazione dell’attività amatoriale ludico-motoria e
dell’attività non agonistica è disciplinata dal Decreto
Ministeriale del 24 aprile 2013 e dall’art. 42-bis della Legge
09/08/2013 n. 98. Inoltre si tiene conto delle Linee Guida
emanate del Ministero della Salute con Decreto del 08/08/2014.
Quali sono le tipologie di attività fisica di cui
si occupano queste norme?
Sono sostanzialmente quattro, in ordine crescente di
impegno psico-fisico:
1)
L’attività
ludico-motoria/amatoriale
2)
L’attività
sportiva non agonistica
(sono esonerati i praticanti di età
inferiore a 6 anni)
3)
L’attività
sportiva agonistica
4)
Attività sportiva a particolare ed elevato impegno
cardiovascolare
Obbligatorietà della visita medica
Cominciamo proprio dall'attività ludico-motoria/amatoriale.
Cos'è, con maggiore esattezza?
Per attività ludico-motoria/amatoriale si intende quella
praticata da
soggetti non iscritti presso società sportive
o enti di promozione sportiva e finalizzata al raggiungimento e
al mantenimento del benessere psico-fisico della persona.
L’attività ludico-motoria/amatoriale, quindi, non è finalizzata
al raggiungimento di prestazioni sportive di livello e non
prevede un aspetto competitivo.
Si può fare qualche esempio di attività
ludico-motoria/amatoriale?
Ad esempio fare jogging al parco, fare fitness in
palestra, fare danza, andare in piscina o altre attività
similari. Anche fare calcetto o giocare a tennis con gli amici è
attività ludico-motoria/amatoriale se l’attività viene svolta al
di fuori di ogni contesto di gare o competizioni promosse da
società sportive.
Se invece queste stesse attività sono praticate da soggetti che
le svolgono presso società sportive affiliate alle rispettive
Federazioni nazionali, allora si ricade nell'attività sportiva
vera e propria che può essere di tipo agonistico o non
agonistico a seconda dell'impegno psico-fisico richiesto.
Allora, per andare in palestra è necessario o no il certificato
medico?
Come
detto sopra,
se la palestra è affiliata al CONI per
tramite di una Federazione Sportiva o Ente di promozione
sportiva e il cliente (ndr "socio") viene tesserato all'atto
dell'iscrizione in palestra, allora è necessario produrre il
certificato medico di idoneità all'attività sportiva non
agonistica.
In tal caso la palestra deve rilasciare al cliente un modulo ove
richiede il certificato medico esplicitando chiaramente a quale
Federazione Sportiva o Ente di promozione sportiva è affiliata.
Se, invece, la palestra non è affiliata al CONI, allora il
cliente vi svolge soltanto un'attività ludico-motoria e quindi
non serve alcun certificato medico.
Vi possono essere palestre affiliate al CONI, in cui alcuni
clienti vengono tesserati, mentre altri no. In questi casi, solo
i clienti tesserati devono presentare il certificato per
attività non agonistica, mentre gli altri non devono presentare
alcunché.
Ovviamente quanto detto sopra vale non solo per le palestre, ma
anche per le piscine e altri impianti sportivi.
Per lo svolgimento dell'attività
ludico-motoria/amatoriale è necessaria una valutazione medica
con relativa certificazione?
Come detto sopra, non è necessaria alcuna
certificazione medica e quindi l'attività ludico-motoria può
essere svolta in forma libera.
In ogni caso, pur non essendovi nessun obbligo di certificazione
medica, il cittadino può certamente chiedere un consiglio al
proprio medico sull’attività che intende intraprendere. Ma non
perché vi sia un obbligo in tal senso, ma solo per una
valutazione di opportunità.
In questo caso, a quale medico sarebbe opportuno
rivolgersi?
Preferibilmente al medico di famiglia o pediatra
che conosce l’assistito e quindi è in grado di valutare il caso
con maggiori elementi di giudizio. Ma in linea di principio
qualunque medico è in grado di dare questo tipo di consigli.
E se il cittadino richiede comunque al medico la
redazione di un certificato?
Il medico, dopo aver fatto presente che questo
certificato non è necessario, può comunque rilasciarne uno dove
attesta che il cittadino gode di buona salute e non ha patologie
in atto.
Questo certificato di “buona salute” è a
pagamento?
Sì, perché trattandosi di un certificato non
necessario, non è coperto dal Servizio Sanitario Nazionale.
Quant’è l’importo da pagare?
Non esiste una tariffa predeterminata, per cui
l’importo della prestazione è lasciato alla valutazione del
medico che però deve farlo conoscere in anticipo all’assistito.
Passiamo all’attività sportiva non agonistica. Cos’è di preciso?
Si considera
attività sportiva non agonistica quella svolta dai seguenti
soggetti:
- Alunni che svolgono attività sportiva organizzata dalle scuole
nell’ambito delle attività parascolastiche in orario
extra-curriculare;
- Studenti che partecipano ai Giochi della Gioventù nelle fasi
precedenti a quella nazionale;
- Tutti
coloro che svolgono attività organizzate dal CONI, da società
sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali, agli
enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, che però non
siano considerati atleti agonisti.
Per l’attività sportiva non agonistica, come
sopra definita, è necessario il certificato medico?
Sì, è obbligatorio il certificato medico.
Chi può rilasciare questo certificato?
I medici specialisti in medicina dello sport
presso gli ambulatori delle ASL o presso i centri privati
autorizzati, i medici di medicina generale e i pediatri di
libera scelta convenzionati con il SSN, limitatamente ai propri
assistiti e i medici della Federazione medico-sportiva del CONI.
Quali esami clinici sono necessari?
Prima del rilascio del certificato, il medico deve raccogliere
l'anamnesi ed eseguire un esame obiettivo con misurazione della
pressione.
Inoltre deve acquisire agli atti copia del referto di un
elettrocardiogramma a riposo effettuato dal paziente almeno una
volta nella vita.
Se il paziente ha più di 60 anni e presenta fattori di rischio
cardiovascolare, è necessario prescrivere un elettrocardiogramma
basale ogni anno. Anche in questo caso, copia del referto deve
essere acquisita agli atti del medico certificatore.
A prescindere dall'età, se il paziente soffre di patologie
croniche conclamate che comportano un aumento del rischio
cardiovascolare, è necessario prescrivere un elettrocardiogramma
basale ogni anno. Anche in questo caso, copia del referto deve
essere acquisita agli atti del medico certificatore.
Il medico può in ogni caso prescrivere anche altri accertamenti
ed esami, in relazioni alle specifiche necessità del paziente,
così come può avvalersi, secondo il suo giudizio clinico, della
consulenza di un medico sportivo o di un altro collega
specialista nella specifica branca.
I certificati per l’attività non agonistica sono
a pagamento?
Se rilasciati dai medici sportivi sono a
pagamento.
Se rilasciati dai medici di famiglia o dai pediatri di libera
scelta convenzionati con il SSN, sono gratuiti ma solo nei
seguenti casi: attività sportive parascolastiche, su richiesta
del Dirigente Scolastico, e partecipazione ai Giochi della
Gioventù nelle fasi precedenti a quella regionale. Ovviamente la
gratuità riguarda la visita e la certificazione, non l'eventuale
esame strumentale ECG, il cui costo è a carico del cittadino.
Quanto tempo vale il certificato di idoneità per
l’attività non agonistica?
Ha validità per 1 anno dalla data del rilascio.
Cosa deve scrivere il medico sul certificato che
rilascia?
Deve attestare che, sulla base della visita
medica effettuata, nonché dell’eventuale referto del tracciato
ECG, il soggetto non presenta controindicazioni in atto alla
pratica di attività sportiva non agonistica.
Inoltre il medico deve indicare che il certificato ha validità
di 1 anno dalla data del rilascio.
A proposito di studenti: per frequentare le ore
di educazione fisica è necessario un qualche tipo di certificato
medico?
Assolutamente no. L'educazione fisica è una
materia scolastica curriculare e, in quanto tale, la sua
frequenza è obbligatoria per tutti gli studenti senza alcuna
necessità di certificazione medica.
Semmai il certificato medico potrebbe essere necessario
nell'ipotesi contraria, cioè per chiedere l'esonero dalla
frequenza delle lezioni di educazione fisica, quando lo stato di
salute dello studente ne sconsiglia la partecipazione.
Esistono alcune attività fisiche specifiche che impongono una
particolare attenzione clinica?
Sì,
quando un soggetto non tesserato
ad una società sportiva partecipa a manifestazioni di
“particolare ed elevato impegno cardiovascolare”
patrocinate da società sportive.
Ad esempio: manifestazioni podistiche di lunghezza superiore ai
20 km, granfondo di ciclismo, di nuoto, di sci di fondo o altre
tipologie analoghe. In questi casi, il controllo medico deve
necessariamente comprendere, oltre alla rilevazione della
pressione arteriosa, un elettrocardiogramma basale, uno step
test o un test ergometrico con monitoraggio dell’attività
cardiaca e altri eventuali accertamenti ritenuti utili e
opportuni a giudizio del medico.
Quali medici possono rilasciare questo tipo di
certificato?
I medici specialisti in medicina dello sport
presso gli ambulatori della ASL o i centri privati autorizzati o
i medici di medicina generale e pediatri, limitatamente ai
propri assistiti.
I certificati per attività sportiva di
particolare ed elevato impegno cardiovascolare sono a pagamento?
Sì, con oneri a carico del richiedente.
Quanto tempo vale questo tipo di certificato?
Ha validità per 1 anno dalla data del rilascio.
Cosa deve scrivere il medico sul certificato che
rilascia?
Deve attestare che, sulla base della visita
medica effettuata, dei valori di pressione arteriosa rilevati,
nonché del referto degli esami strumentali eseguiti (con
indicazione della tipologia e della della data dei vari test ed
esami svolti), il soggetto non presenta controindicazioni in
atto alla pratica di attività sportiva di particolare ed elevato
impegno cardiovascolare di cui all’art 4 del Decreto
Ministeriale 24/04/2013.
Inoltre il medico deve indicare che il certificato ha validità
di 1 anno dalla data del rilascio.
Parliamo infine dell'attività agonistica. Cos'è esattamente?
Per attività agonistica si intende quella attività praticata
continuativamente, sistematicamente ed esclusivamente in forme
organizzate dalle Federazioni sportive nazionali, dagli enti di
promozione sportiva riconosciuti dal CONI
e dal
Ministero dell'Istruzione, per quanto riguarda i Giochi della
Gioventù a livello nazionale.
Tale attività ha lo scopo di conseguire prestazioni sportive di
elevato livello.
La qualificazione sportiva agonistica, anche in base ai limiti
di età, è stabilita da ogni singola Federazione sportiva e dagli
enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.
Chi può rilasciare il
certificato di idoneità all'attività agonistica?
Esclusivamente i medici specialisti in medicina dello sport
presso i centri pubblici o privati accreditati.
Chi deve richiedere
l'idoneità sportiva agonistica? L'alteta o la società sportiva
cui appartiene?
La richiesta deve provenire dalla società sportiva e deve
essere redatta secondo il modulo regionale. L'alteta si deve
presentare al centro di medicina dello sport con tale richiesta
e con il suo libretto sanitario sportivo.
Perché non può essere
l'atleta stesso a richiedere l'idoneità agonistica?
Perchè la valutazione del tipo di attività svolta
dall'atleta e la qualificazione di tale attività come agonistica
o non agonistica, spetta alla società sportiva, sulla base delle
determinazioni delle Federazioni sportive nazionali e del CONI.
La richiesta a titolo personale da parte del cittadino di
idoneità all'attività agonistica è possibile solo per quelle
attività che non rientrano sotto l'egida del CONI, come ad
esempio quando un soggetto intende partecipare al concorso per
allievi ufficiali e deve dimostrare di possedere l'idoneità
agonistica.
Come si svolge la
visita per attività agonistica?
Il medico specialista in medicina dello sport deve
effettuare personalmente la visita medica, garantendo
l'effettuazione di tutti gli accertamenti clinici e di
diagnostica strumentale necessari. In altre parole, il giudizio
finale di idoneità non può essere disgiunto dalla effettuazione
degli atti necessari alla formulazione del giudizio stesso.
In particolare deve essere effettuato l'IRI test, sotto il
controllo dello specialista e monitoraggio elettrocardiografico.
Per tutti gli alteti di età superiore ai 40 anni deve essere
eseguito il test da sforzo massimale al cicloergometro o al
nastro trasportatore con registrazione del tracciato ECG prima,
durante e dopo lo sforzo.
La visita può essere integrata da accertamenti, di laboratorio o
strumentali, laddove il medico sportivo li ritenga necessari a
chiarire eventuali dubbi diagnostici.
Infine è dovere del medico sportivo informare l'atleta sui
rischi per la salute connessi all'uso di sostanze dopanti.
C'è un limite di età
per l'attività agonistica?
Come detto sopra, spetta alle Federazioni sportive nazionali
e al CONI stabilire, per ciascuna disciplina sportiva, i limiti
minimi ed eventualmente massimi di età per accedere all'attività
agonistica.
Per esempio, per il tennis l'età minima per l'attività
agonistica è 8 anni; per il calcio, l'atletica leggera e le arti
marziali è 12 anni; per il ciclismo 13, per il pugilato 14.
Nel caso di atleti
minorenni, serve il consenso dei genitori?
Certamente sì. Infatti al momento della visita deve essere
presente almeno un genitore.
Cosa va scritto sul
certificato per l'attività agonistica?
Una dizione corretta è la seguente: "Si certifica che il
Sig. (nome e cognome) è idoneo all'attività sportiva agonistica
per la disciplina .....".
L'indicazione della specifica disciplina sportiva per il quale
viene formulato il giudizio di idoneità per attività
agonistica è indispensabile.
Pertanto se l'atleta pratica più attività sportive, tutte in
maniera agonistica, avrà bisogno di distinti e separati
certificati di idoneità, uno per ogni disciplina sportiva
agonistica.
Quanto tempo vale il
certificato per l'attività agonistica?
Di norma ha validità di un anno dalla sua emissione, salvo
che per alcuni sport per il quale vale due anni (ad esempio per
le bocce, il golf).
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