La Capoeira nasce in Brasile nell’epoca del
colonialismo, come forma di lotta praticata dagli
schiavi provenienti dall’Africa: vissuta da essi come
momento di aggregazione e di coesione fra genti
provenienti anche da etnie diverse, era occasione di
svago e di allenamento fisico. Proprio per questo veniva
dissimulata sotto forma di danza agli occhi dei padroni,
che tendevano ad inibirne la pratica.
Oggi la Capoeira, arricchitasi di una metodica di
allenamento e tecniche proprie delle arti marziali, è
una disciplina completa dove il dialogo con l’altro
avviene attraverso un continuo movimento guidato dal
ritmo, un controllo profondo del proprio corpo nello
spazio e uno spirito ludico di scambio e interazione.
La Capoeira può essere svolta da tutti, a prescindere
dall’età e dal sesso, nel rispetto delle specificità
individuali e delle caratteristiche fisiche di ciascun
allievo. A tal fine è molto importante un’adeguata
preparazione fisica, atta a preparare efficacemente il
corpo e a preservarlo da eventuali traumi, nell’ottica
di poter garantire una pratica costante e duratura nel
tempo.
La Capoeira, oltre ad essere arte marziale ed attività
fisica, deve essere anche divertimento,
socializzazione ed integrazione, ed è per questo che
nell’insegnamento viene dato ampio spazio alla pratica
musicale, al canto, all’espressività e alla
capacità di comunicare e stare in relazione con tutti,
questo rende possibile proporla anche alla fascia dei
bambini in età scolare e ai ragazzi della fascia
preadolescenziale ed adolescenziale, consentendo,
attraverso il gioco, attività principale di ogni
bambino, di sviluppare autostima, disciplina e capacità
relazionali.